Sicuramente il nome di Madamoiselle Marie-Anne-Adelaïde LeNormand è legato in modo irreversibile alla storia della cartomanzia.
Se è vero, come è vero, che tra le sue clienti si annoverava la moglie di Napoleone Bonaparte, Joséphine de Beauharnais, a cui predisse l’incoronazione a imperatore del marito, si può capire quale fu la fama di questa cartomante francese a cui si deve uno dei mazzi di carte più belli usati nella divinazione.
La prima controversia è sulla data di nascita : i documenti anagrafici ufficiali indicano nel 16 settembre del 1768 la data , mentre lei sosteneva di essere nata in Normandia il 27 maggio 1772.
Nei cinque anni che trascorse in convento per volere paterno ebbe modo di manifestare già la sua sensitività e chiaroveggenza : mademoiselle Lenormand non fu solo cartomante ma anche chiromante .
Fu proprio leggendo la mano al famoso Napoleone Bonaparte che scoprì che egli intendeva divorziare da Joséphine : questa sua predizione però gli costò il carcere l’11 dicembre del 1809, almeno lei così amava ripetere ai suoi clienti, ma in effetti fu incarcerata per la pratica , allora illegale, della cartomanzia .
Fu infatti l’incontro con Madame Gilbert, un altra famosa cartomante dell’epoca, a introdurla alla cartomanzia : ben presto iniziò i suoi consulti con i Tarocchi di Etteilla fino a quando predisse la morte di Luigi XVI .
Questa sconvolgente predizione le diede la fama desiderata necessaria per aprire uno studio al centro di Parigi : Lenormand non si limitava solo ai consulti con i suoi clienti, ma scrisse quella che è una vera e propria miniera di manoscritti con appunti e studi, molti dei quali purtroppo sono andati irrimediabilmente persi.
Alla sua morte, avvenuta il 25 giugno 1843, oltre a lasciare un invidiabile eredità ai suoi eredi , Mademoiselle Lenormand , lasciò in eredità i suoi famosi mazzi di carte di Sibille, tutte, o quasi , derivanti dal famoso mazzo di carte ” Sybille des Salons ” con 52 lame e che vide la luce per la prima volta nel 1828.
Successivamente questo mazzo di carte fu ridisegnato e portato a solo 32 lame e prese il nome di “Livre du Destin“, e poi ancora successivamente rimaneggiato, rivisto e ridisegnato fino al 1870 quando un mazzo di carte, questa volta però con 36 lame, prese il nome di “Le petit cartomancièn” che aveva la caratteristica unica (ancora oggi ) di avere impresso il significato delle singole carte sul dorso delle stesse.
Successivamente però le Sibille subirono ulteriori modifiche fino a slegarsi completamente dai mazzi originali anche se, in molti casi, portavano il nome della cartomante : è il caso ad esempio del mazzo soprannominato ” Grand Jeu de Societé de M.lle Lenormand ” che vide la luce ad opera dell’editore Grimaud verso il 1860.
Da quel momento i mazzi di carte delle Sibille hanno consociuto una diffusione incredibile, spesso ridisegnate e arricchite : è il caso , ad esempio del mazzo “Petite Lenormand” fino a giungere alle Sibille della Zingara e Sibilla 800 dei nostri giorni.
Non sono poche le cartomanti che cercano di recuperare l’originale spirito e soprattutto l’originale significato di queste lame : ci occuperemo , prossimamente, sia dei vari mazzi di carte, sia di recuperare gli antichi appunti e manoscritti di Mademoiselle Lenormand affinchè questo patrimonio non vada perso.
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