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Sei nella categoria : Home » Cartomanzia pratica » Consacrare il mazzo di carte : è necessario e perchè?

E’ una delle domande più frequenti tra gli aspiranti cartomanti : il mazzo di carte utilizzato poi per divinare va consacrato e perchè?
E’ una domanda che impone una risposta precisa e chiara.
Inziamo con il dire subito che più di una consacrazione è una “purificazione” che si opera.
Se il mazzo di Tarocchi, di Sibille  o di Napoletane sarà utilizzato correttamente , ovvero come “catalizzatore” delle nostre energie per leggere gli eventi e predire, non è difficile intuire come questo debba essere più “puro” possibile , soprattutto nel senso che dovrà essere il “nostro” mazzo di carte, il “nostro” mezzo per divinare, personale e usato solo da noi.
Pe rcapire perchè “purificare” occorre pensare che fondamentalmente un mazzo di carte prima che giunga in nostro possesso riceve varie manipolazioni : manipolazioni che finiranno per “caricare”, ossia impregnare il mazzo stesso di “energie” scomposte.
Dal momento in cui viene stampato, confezionato e fino all’arrivo nel negozio più persone lo  ”manipolano”, imprimendogli forze estranee, energie scomposte e le più svariate.
Occorre dinque “liberare” il mazzo stesso da queste “influenze”.
Per intenderci è come un buon distillato che va “purgato” da tutto ciò che è estraneo e che potrebbe imprimergli caratteristiche diverse da quelle per cui è preparato.
Compreso questo non è difficile capire come l’operazione di purificazione del mazzo di carte sia un operazione semplice, necessaria ma che va condotta alla perfezione : i cartomanti più esperti preferiscono ripetere questa operazione anche nel corso del tempo in cui utilizzeranno il mazzo.
Esistono vari metodi , alcuni dei quali tradizionali : alcuni sono particolarmente complessi e se ne sconsiglia l’utilizzo da parte di persone poco esperte o alle prime armi, altri, invece, sono più semplici e alla portata di tutti.
I più complessi prevedono l’utilizzo di incensi particolari , spesso rari o difficili da reperire, come il benzoino di Sumatra , oppure particolari misture di incensi, candele particolari.
La cosa in comune a tutti i metodi è la preparazione e l’utilizzo di almeno due elementi : il fuoco e l’acqua.
Prima di affrontare i vari metodi nella pratica suggeriamo di procurarsi un tavolino di legno che potrà servire anche per operare praticamente i consulti.
Inoltre ricordarsi che le carte andrebbero sempre conservati in appositi sacchetti : si possono reperire in commercio dei sacchetti predisposti allo scopo oppure farli da se. In ambedue i casi si ricordi che occorre procedere alla purificazione degli stessi ugualmente come si procederà per le carte.
Inoltre ricordate che la purificazione va sempre fatta da soli e in un luogo appartato che dovrà favorire la concentrazione e la riservatezza.
In un prossimo articolo esamineremo i riti della purificazione con la loro descrizione pratica e i materiali necessari.

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